Una mareggiata autunnale ad Albisola Superiore ha lasciato in spiaggia legnami e rifiuti, come avviene ogni volta. Tra bottiglie di plastica, bottiglie di vetro, lattine, salvagenti e materassini rotti, c’è un gonfiabile che attira la mia attenzione, rappresenta un pinguino sorridente. Mi accorgo subito che spingendolo da un lato ritorna in posizione verticale, come succedeva con “Ercolino sempre in piedi” il mitico pupazzo degli anni ’60 che pubblicizzava i prodotti Galbani. Decido di dare un nome anche al pupazzo portato dal mare: Nino il pinguino.
Quando sulla spiaggia trovo qualche giocattolo abbandonato o qualche oggetto particolarmente interessante lo conservo per addobbare l’albero dei rifiuti marini che viene allestito in Assonautica durante il periodo natalizio. È un modo per sensibilizzare sul problema dell’inquinamento da plastica le tante persone che vengono in sede per visitare il “Presepe in riva al mare“.
Sono trascorsi quasi due mesi e il simpatico pinguino è nell’ingresso di Assonautica sul tavolino dei recuperi. I bambini lo guardano ma sono attratti dai tanti oggetti esposti e non gli prestano particolare attenzione.
È il giorno di Santo Stefano quando Vittoria, una bimba di tre anni, lo vede e subito lo stringe tra le braccia. “Nino il pinguino” ha finalmente trovato casa!
Capita spesso di trovare giocattoli o altri oggetti riutilizzabili (maschere subacquee, occhialini da nuoto etc), sarebbe interessante che ogni Comune predisponesse un posto in cui poterli lasciare a disposizione di eventuali persone che volessero riutilizzarli.
Marta Peragallo