Il mare è inquinato e la situazione sta peggiorando inesorabilmente. E’ una realtà di cui si parla molto, a livello internazionale si stanno cercando soluzioni per pulire gli Oceani e per arginare il disastro ambientale causato dalla plastica. Si studiano sistemi di raccolta dei rifiuti in acqua ma, allo stesso tempo, è indispensabile comprendere bene che se il mare è in queste condizioni la colpa è di tutti noi.
Il Gruppo Arti Marinare di Assonautica Savona vuole sensibilizzare su questo argomento le nuove generazioni e lo fa attraverso delle lezioni specifiche nelle scuole primarie, con proiezioni di diapositive (slideshow ) e di video.
Assistere ad una di queste lezioni presso una quinta classe della Scuola Primaria “Mignone” di Savona è stato molto interessante. Osservando le espressioni dei bambini di fronte alle drammatiche immagini di ciò che può causare la plastica alla fauna marina si comprende che ne sono profondamente colpiti. La loro incredulità ed i loro commenti nel vedere in un video ripreso nel nostro mare così tanti rifiuti (resti di biciclette, lattine, bottiglie, plastica e tanti copertoni di automobili) dimostrano che sensibilizzando i bambini si potranno avere degli adulti responsabili.
Durante la lezione si è parlato anche dei più comuni rifiuti che finiscono in mare e del tempo che presumibilmente vi rimarranno, ad esempio: un mozzicone di sigaretta da 1 a 5 anni, una gomma da masticare 5 anni, un accendino di plastica da 100 a 500 anni, una bottiglia di plastica 1000 anni!
Ogni bambino ha ricevuto un foglio nel quale erano elencati dei rifiuti con i relativi tempi di degradazione, da portare a casa per mostrarlo ai genitori.
Assonautica intende impegnarsi affinchè la frase con cui termina il video, intitolato “Il mare che non vorrei” e visibile su YouTube, diventi un leit motiv per tutti noi: “Il Mare ci sta chiedendo aiuto…..ascoltiamolo” .