La banchina ed i pontili di Assonautica in Lungomare Matteotti domenica 21 maggio sono stati la location per una eccezionale performance d’artista.
Sulla pagina Facebook di FLU (Festival Linguaggi Urbani) si racconta l’evento e con poche frasi si ricrea l’atmosfera di quella specialissima serata:
“Di quel giorno che Alessandro Carnevale portò una lastra metallica nel bagagliaio. Appoggiandola sul molo, legandola a un tubo. Collaborando con i gatti. Disegnando sulla lastra con ferri e chiodi le gru. Ferendosi. Verniciando con il blu profondo. Rovesciando i ferri e i chiodi a terra. Legando la lastra con una corda, sollevandola sull’acqua. Attendendo che la ruggine disegni, aspettando il giallo, l’arancione. Festival Linguaggi Urbani, Ex Machina, al Miramare. Là dove ora bisogna essere “
Alessandro Carnevale (Savona, 1990) è pittore, scrittore e musicista……
Perfezionando una tecnica difficile da dominare, complice l’utilizzo di acidi per controllare l’ossidazione del metallo, Carnevale sviluppa un personalissimo linguaggio pittorico dipingendo
archeologie industriali su lastre di ferro e acciaio: affascinato dalle trame che la ruggine tesse naturalmente sui metalli, l’artista riesce ad integrare l’ossido nell’insieme del “dipinto”, creando un
autentico ritratto del mondo post industriale.
Le opere tratte da questo “Scandalo Metallico” sono state e saranno in mostra a Roma, Genova, Berlino, New York, Hong Kong, Helsinki.
( dal sito internet http://www.galleriamoderni.it/artisti/alessandro-carnevale/)
In Assonautica non conoscevamo Alessandro Carnevale ma quando ci è stata proposta la collaborazione con FLU non ci sono state esitazioni, è stato sufficiente un breve colloquio per comprendere l’importanza dell’evento. In un mondo in cui si costruisce il futuro cancellando le tracce del passato è fondamentale sostenere chi cerca di conservare ciò che era prima di noi imprimendone l’immagine e lo spirito su una lastra di metallo.
Vedere Alessandro Carnevale all’opera è stata una bellissima esperienza. Il pubblico assisteva dalla passeggiata, sulla banchina c’era un certo numero di ospiti e di soci, ma lui lavorava come se fosse solo, in un’atmosfera carica d’attesa e di meraviglia per ciò a cui si stava assistendo.
Ora la grande lastra di metallo è appesa alla gru di Assonautica, a filo d’acqua, in attesa che il salino la modifichi dipingendo con la ruggine le parti senza vernice. Quando ciò avverrà l’artista potrà rifinirla con i pennelli ed i colori e si potrà finalmente ammirare la rappresentazione artistica delle Funivie di Miramare.
La collaborazione con gli organizzatori del Festival Linguaggi Urbani ci ha fatto vedere con un nuovo sguardo le Funivie, ci ha insegnato a guardare oltre i vecchi muri, il ferro e la ruggine. Non dimenticheremo mai quella meravigliosa serata con metalli, colori spruzzati, arte, il pubblico dalla strada e….i gatti delle Funivie perfettamente a loro agio come fossero parte integrante della performance